
Cosa è l’amianto?
L’amianto è un insieme di minerali del gruppo degli inosilicati e del gruppo dei fillosilicati dalla consistenza fibrosa contenente sostanze nocive ed inquinanti.
L’amianto è una sostanza inalabile ed è cancerogena. Con questa sostanza per molti anni sono stati realizzati la maggior parte degli edifici nel nostro Paese ed ancora oggi è molta diffusa. La presenza dell’amianto in materiali friabili presenta un pericolo per l’uomo e l’ambiente circostante.
È presente nelle nostre case soprattutto se costruite negli anni ‘60,’70 e ’80. L’amianto è stato impiegato per realizzare grondaie, tubi, tramezzi e piastrelle. Inoltre, grazie alle sue proprietà isolanti è stato utilizzato anche per rivestire tetti e pareti.
Quali sono gli effetti dell’amianto?
L’amianto, per la sua composizione di natura fibrosa, viene facilmente disperso nell’aria e quindi respirato. Ciò provoca malattie all’apparato respiratorio come il tumore. In Italia ogni anno si registrano circa 6.000 (seimila) morti. Gli effetti nocivi non sono solo per l’uomo ma anche per gli animali e le risorse naturali.
Bonifica e smaltimento, qual è la situazione?
Nel 1992 è stata introdotta la legge n. 257 per regolamentare lo smaltimento dell’amianto. Secondo la norma vi è il divieto di commercializzare, importare ed estrarre amianto ma anche di produrre e realizzare manufatti che lo contengono. La legge ha previsto un vero e proprio programma di dismissione dell’amianto da realizzare entro il 1994 ma purtroppo ancora ad oggi non è stato raggiunto l’obiettivo prefissato dalla normativa e ancora molte regioni in Italia sono rimaste indietro rispetto all’attuazione del programma.
Il punto debole della questione ‘amianto’ nel nostro Paese è lo smaltimento di questa sostanza cancerogena. Questa situazione è aggravata anche dalla mancanza di impianti idonei per la dismissione di edifici e manufatti in amianto. L’intero processo di bonifica dei siti che sono stati contaminati nel corso degli anni dalle fibre di amianto ha subito diverse battute d’arresto e procede, tra tante difficoltà, molto lentamente.
La rimozione e smaltimento dell’amianto possono essere effettuate solo da aziende specializzate ed autorizzate a compiere questi processi di dismissione con relativa bonifica ed iscritte ad un apposito albo.
Per essere finalmente liberi dall’amianto occorre incrementare l’informazione dei cittadini sui danni e modalità di smaltimento, incentivare la costruzione di infrastrutture atte allo smaltimento sia a livello regionale che nazionale. Occorre proporre ai cittadini soluzioni veloci ma anche non troppo onerose per la bonifica degli edifici.
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